Istituto Tecnico Industriale Provinciale Enrico Fermi di Modena

Genere, lavoro e cultura tecnica tra passato e futuro

Istituto Tecnico Industriale Provinciale Enrico Fermi di Modena

La storia dell’istruzione tecnica modenese affonda le sue radici nel 1921, quando viene creata la Scuola di Arti e Mestieri ad opera di Fermo Corni, regificata nel 1933 e divenuta Istituto Tecnico Industriale nel 1942. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale l’istituto viene bombardato con la conseguente distruzione di diversi spazi riservati all’attività didattica. Così nel dopoguerra, l’Amministrazione Provinciale e il Comune di Modena effettuano ingenti investimenti per la costruzione di una nuova sede, mentre il costante aumento del numero di iscrizioni e lo sviluppo economico locale, evidenziato dalla nascita di piccole e medie imprese, rendeva necessaria la formazione di nuovi tecnici specializzati capaci di favorire lo slancio industriale.

A fronte di queste esigenze, l’Amministrazione Provinciale favorisce la costituzione dell’Istituto Tecnico Industriale Provinciale “Enrico Fermi”, al quale vengono assegnate le specializzazioni in Chimica industriale ed in Elettronica, la prima in relazione del tessuto produttivo locale, la seconda in vista dell’affermazione dei nascenti processi di meccanizzazione e automazione. Con queste specializzazioni, entrambe mancanti al Corni, la Provincia assicurava l’offerta di cinque indirizzi per potenziare le capacità produttive del territorio.

La proposta della Giunta, formulata il 7 ottobre 1957, viene approvata senza indugi dal Consiglio l’11 ottobre successivo, e prontamente viene richiesta al Ministero l’autorizzazione alla costruzione dell’istituto. Per rendere possibile le attività didattiche sin da subito vengono affittati i locali della sede dell’Opera nazionale maternità e infanzia (ONMI), acquistati l’anno successivo insieme al relativo terreno, ma le numerose iscrizioni causano continui problemi logistici sino all’a.s. 1964-’65, quando il 4 ottobre 1964 viene inaugurata la nuova sede.

Nel 1957 il Fermi accoglie solamente iscrizioni maschili, ma a partire dall’anno successivo non poche sono state le ragazze che decisero di frequentare questo istituto. Così già nel 1958 vi erano sei ragazze, quattro delle quali diplomate nell’anno scolastico 1962-’63. Tra queste, figura anche Adriana Panza, la prima donna in Italia a diplomarsi nella specializzazione Elettronica: nonostante la scelta delle sue compagne di specializzarsi in chimica, Adriana nutre un maggior interesse per l’elettronica e prosegue i suoi studi in una classe composta unicamente da ragazzi.

Negli anni successivi la componente femminile aumenta considerevolmente, cosicché nell’a.s. 1962-’63 su 374 studenti vi erano 40 ragazze.


Bibliografia

  • Io, al Fermi. La storia di una scuola in un racconto a più voci, a cura di Anna Maria Pedretti, Carpi, APM, 2007.
  • “… alle otto e mezza davanti al Fermi!”. Quarant’anni di vita dell’Istituto tecnico industriale provinciale Enrico Fermi, Modena, - anno scolastico 1997/1998, Modena, Il Fiorino, 1998.