Istituto Tecnico Industriale Fermo Corni di Modena

Genere, lavoro e cultura tecnica tra passato e futuro

Istituto Tecnico Industriale Fermo Corni di Modena

Sorta nel 1921 per volontà di Fermo Corni, imprenditore e presidente della Camera di Commercio di Modena, la Regia Scuola popolare operaia per arti e mestieri Fermo Corni nasceva per rispondere attivamente alla domanda cittadina sull’istruzione industriale. Questo corso post-elementare triennale prevede sin da subito due sezioni, l’una maschile e l’altra femminile. Le sezioni condividono le materie dell’area di cultura generale e scientifica, mentre per l’area pratica è previsto per le studentesse un piano separato con gli insegnamenti di disegno, economia domestica, cucito e cucina. Il primo anno vede l’iscrizione di 48 alunne, divise in due classi.

Numerose sono le trasformazioni che la scuola subisce nel corso del decennio, sino a quando, nel 1933, diventa Regia Scuola tecnica a indirizzo industriale artigiano. Le specializzazioni previste per le studentesse sono Cucito in bianco e sartoria per signora. Nell’anno scolastico 1938-’39 la Scuola femminile conta 150 allieve.

Durante il secondo conflitto mondiale le attività didattiche continuano e nell’a.s. 1942-’43 viene istituito il Regio Istituto tecnico Industriale Fermo Corni, con gli indirizzi di specializzazione in meccanica, elettrotecnica e radiotecnica.

Nel dopoguerra le iscrizioni non tardano a crescere e nel 1950 la Scuola tecnica si trasforma nell’Istituto Professionale. Nel corso degli anni aumentano le specializzazioni offerte dall’ITI e dal 1961 sono disponibili gli indirizzi di metalmeccanica, termotecnica, elettrotecnica, fisica industriale, energia nucleare e telecomunicazioni.

La frequenza è prettamente maschile e bisogna attendere le contestazioni femminili tra gli ultimi anni Sessanta e i primi anni Settanta per assistere alle prime iscrizioni di studentesse. Ciò ha imposto all’amministrazione della scuola la creazione di servizi specificatamente destinati all’utenza femminile che sino ad allora non c’erano. Le prime allieve frequentano i corsi in cui non sono previste esercitazioni sulle macchine utensili, in fonderia, saldatura o fucinatura, quindi energia nucleare, telecomunicazioni, informatica e fisica nucleare. Solo nel 1979 una studentessa si iscrive al corso metalmeccanico. Per quanto riguarda l’Istituto Professionale, la specializzazione scelta è quella di arti grafiche.


Bibliografia

  • F. Baldelli et al. (a cura di), Dalla Regia scuola popolare operaia per arti e mestieri all’Istituto tecnico industriale statale F. Corni. Catalogo della Mostra documentaria, Modena, Mucchi, 2007
  • O. Nuzzi (a cura di), Il Corni e Modena, Corni, Modena, 2003